Perché solo il 25% delle aziende riesce a creare valore dall’IA secondo BCG

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Molte aziende hanno iniziato ad investire in IA, ma solo poche riescono a tradurre queste ambizioni in risultati concreti. Secondo il report AI Radar 2025 di BCG , mentre i leader del settore sfruttano l’IA per trasformare funzioni strategiche e lanciare prodotti innovativi, la maggior parte delle imprese fatica a ottenere un vero impatto. Il risultato? Un divario sempre più evidente tra le aspettative e il valore reale.

Il divario tra ambizioni e risultati

Secondo il report, una delle principali difficoltà risiede nel modo in cui le aziende approcciano l’IA. Se il 75% degli executive considera l’IA una priorità strategica, solo il 25% riesce a tradurre queste ambizioni in un valore significativo. Questo accade perché molte organizzazioni si concentrano principalmente sulla fase di deployment, distribuendo le loro risorse su numerosi progetti pilota. Questa frammentazione porta inevitabilmente a un minore ritorno sugli investimenti, impedendo alle aziende di sfruttare appieno le potenzialità dell’IA.

Le aziende leader, al contrario, adottano un approccio più mirato: concentrano gli investimenti in iniziative di alto impatto e utilizzano l’IA per rimodellare funzioni critiche e creare nuovi prodotti e servizi. La loro strategia include obiettivi chiari e un monitoraggio costante dell’impatto su ricavi e profitti, massimizzando così il ritorno sugli investimenti.

Dove si nasconde il vero valore dell’IA?

L’IA offre molto più di un semplice miglioramento della produttività. Il suo potenziale più grande risiede nella capacità di trasformare radicalmente le funzioni aziendali e di dare vita a innovazioni significative. Secondo il report, il valore dell’IA può essere suddiviso in tre aree principali:

  • Aumento della produttività
    L’IA può essere integrata nelle attività quotidiane per ottenere un incremento della produttività compreso tra il 10% e il 20%. Questo effetto è particolarmente evidente in processi ripetitivi o amministrativi, dove l’automazione garantisce tempi più rapidi e un miglior utilizzo delle risorse.
  • Efficienza ed efficacia
    La riorganizzazione di attività critiche può portare a un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia aziendale tra il 30% e il 50%. Ciò include l’ottimizzazione dei processi decisionali, la gestione delle risorse e la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato.
  • Innovazione e vantaggio competitivo
    L’IA non è solo uno strumento per migliorare l’esistente, ma un motore di innovazione. Può essere utilizzata per sviluppare nuovi prodotti e servizi, creando un vantaggio competitivo a lungo termine. Aspetto particolarmente importante soprattutto in settori in rapida evoluzione, dove l’innovazione costante è essenziale per mantenere la leadership di mercato.

I leader del settore, adottano un approccio strutturato seguendo il principio del 10-20-70: investono il 10% in algoritmi, 20% in tecnologia e il 70% in persone e processi. Una strategia che sottolinea l’importanza di formare i team, riorganizzare i flussi di lavoro e integrare l’IA in modo sostenibile.

Gli agenti di IA: un acceleratore di valore

Un altro elemento cruciale evidenziato dal report è il ruolo degli agenti di IA. Questi strumenti avanzati, in grado di osservare, pianificare, ragionare e agire, rappresentano una delle principali fonti di valore futuro. Gli agenti di IA possono migliorare la produttività aziendale e la velocità operativa fino a tre volte rispetto agli strumenti tradizionali. Inoltre, abilitano una collaborazione fluida e senza interruzioni, contribuendo a rendere i processi aziendali più agili ed efficienti.

L’impatto dell’IA sulla forza lavoro

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando la forza lavoro, richiedendo nuove competenze e ridefinendo ruoli e strutture organizzative. Solo l’ 8% degli executive prevede una riduzione del personale, mentre il 17% prevede un aumento causato dalla creazione di nuovi ruoli specializzati. La maggior parte delle aziende (68%) si aspetta una ristrutturazione interna con l’introduzione di nuovi incarichi che sostituiranno quelli obsoleti.

Nonostante ciò, il delle aziende ha formato meno di un quarto della propria forza lavoro su strumenti di IA, evidenziando un gap di competenze, soprattutto in paesi come l’Italia. L’IA, oggi, è vista come un complemento al talento umano, con gli agenti autonomi che promettono un aumento della produttività fino a tre volte rispetto agli strumenti tradizionali.

Le principali sfide rimangono la gestione dei flussi di lavoro, l’upskilling e la sicurezza, con la privacy e la regolamentazione che richiedono particolare attenzione. Il futuro sarà basato sulla collaborazione tra persone e IA, e punterà su competenze e innovazione per massimizzare il valore.

La mancanza di KPI finanziari: un ostacolo al successo

Nonostante l’enorme potenziale dell’IA, molte aziende non stanno ancora monitorando adeguatamente i risultati delle loro iniziative. Ben il 32% delle organizzazioni non definisce né traccia KPI legati alla creazione di valore dell’IA. Questa lacuna impedisce di comprendere appieno l’impatto dell’IA e di ottimizzare gli investimenti futuri.

Conclusioni

L’IA rappresenta una leva straordinaria per aumentare la produttività, innovare e creare valore tangibile, ma il suo potenziale è pienamente sfruttato solo da quelle aziende che adottano strategie chiare e mirate. Investire in persone , processi e strumenti avanzati è fondamentale per colmare il divario tra ambizioni e risultati.

Neodata è qui per aiutarti a trasformare le tue ambizioni in risultati concreti, accompagnandoti in ogni fase del tuo viaggio con l’Intelligenza Artificiale. Sei pronto a fare il prossimo passo?

Neodata AI Team
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