Indice
- Preparare i cittadini a un mondo guidato dall'intelligenza artificiale: Il ruolo dell'istruzione
- Ripensare l'apprendimento e la valutazione con l'intelligenza artificiale
- L'intelligenza artificiale nell'istruzione: Supporto istituzionale per la creatività e la formazione degli insegnanti
Claudia de Crescenzo è docente di lettere presso il Liceo "Calamandrei" di Napoli, nonché docente presso la Scuola di Noi e formatrice per la Fondazione Mondo Digitale. La sua vasta esperienza nel campo dell'istruzione la rende una voce autorevole nell'integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nel panorama educativo. Questo è l'articolo che ha scritto per affrontare le sfide e le opportunità che l'IA presenta nel contesto educativo.
Preparare i cittadini a un mondo guidato dall'intelligenza artificiale: Il ruolo dell'istruzione
È possibile immaginare un futuro non influenzato in modo significativo dall'intelligenza artificiale? Credo che sia difficile. Forse non siamo sempre consapevoli che ogni strumento che usiamo nella nostra vita quotidiana sta già integrando l'intelligenza artificiale, e non c'è modo di evitarlo.
Questo spiega anche perché, nell'ultimo aggiornamento di DigComp, il quadro europeo che definisce le competenze digitali per ogni cittadino europeo (a partire dal 2022), ci sono significative integrazioni rispetto alle versioni precedenti.
Ad esempio, vengono introdotte sezioni sullo smart working e sull'intelligenza artificiale, riconoscendo che si tratta di due aspetti della vita quotidiana con cui i cittadini sono già chiamati a confrontarsi, e lo saranno ancora di più in futuro. Come educatori, sentiamo il dovere di preparare i cittadini di domani affinché possano integrarsi pienamente nel mondo come individui e lavoratori. Dalle intuizioni di "Work Trend Index 2023"di Microsoft, Il 74% dei manager italiani ritiene che i propri dipendenti avranno bisogno di nuove competenze per gestire gli ulteriori sviluppi dell'IA. D'altra parte, Il 42% dei lavoratori teme di perdere il lavorodovuto all'intelligenza artificiale, una percentuale inferiore al dato globale del 49%.
Il World Economic Forum riconosce che il futuro del mercato del lavoro subirà cambiamenti significativi a causa dell'intelligenza artificiale, prevedendo quali settori saranno più svantaggiati di altri in termini di opportunità di lavoro. Al di là delle statistiche, utili solo per dare un'idea della trasformazione del mercato del lavoro e della produttività, è ormai assodato che gli studenti hanno bisogno di formarsi e di acquisire competenze nell'ambito dell'intelligenza artificiale per migliorare le loro prospettive di lavoro dopo il percorso scolastico o universitario.
Ripensare l'apprendimento e la valutazione con l'intelligenza artificiale
Tuttavia, ci sorprende osservare come molti insegnanti sembrano più concentrati sul monitorare come gli studenti utilizzano l'intelligenza artificiale per completare i compiti assegnati, piuttosto che mostrare curiosità sulle potenziali applicazioni per migliorare l'apprendimento. Sarebbe opportuno allinearsi sulla stessa lunghezza d'onda, superando le reciproche esitazioni e il timore che lavorare con l'intelligenza artificiale possa compromettere l'autenticità dei risultati dei compiti.
Nella mia esperienza, riesco a concepire l'insegnamento e l'apprendimento come un'attività collaborativa con gli studenti, camminando al loro fianco, sarà migliore l'esperienza complessiva. Invece di dedicare il mio tempo a consultare strumenti che mi avvertono di possibili, ma mai certi, tentativi di plagio da parte degli studenti (vale la pena notare che anche OpenAI ha ritirato il suo strumento di controllo nel luglio di quest'anno), mi impegno a dare spazio ai miei studenti. Riconsidero anche gli approcci alla valutazione, valorizzando i processi di apprendimento più che i prodotti o i risultati finali. In pratica, si tratta di abbandonare l'incarico tradizionale, esecuzione e valutazione di un compito (considerando il rischio di plagio) e adottare invece nuovi modelli che incoraggiano gli studenti a collegare le conoscenze acquisite, a documentare i processi (compresa l'interazione con ChatGPT o altre IA), a collaborare attivamente con l'intelligenza artificiale e a riflettere sul loro ruolo nell'apprendimento con l'IA.
L'intelligenza artificiale nell'istruzione: Supporto istituzionale per la creatività e la formazione degli insegnanti
Ci troviamo in un momento straordinario di transizione dai metodi di insegnamento standardizzati a una nuova era di scoperta e applicazione del fattore umano. Universale l'accesso all'apprendimento e la collaborazione tra l'intelligenza artificiale e gli insegnanti può aumentare la creatività che secondo Sir Ken Robinson è stato "ucciso" a scuola, con nuovi ruoli di mentoring e coaching da parte di educatori appassionati.
La passione, per quanto fondamentale, non è sufficiente da sola. Ed è giusto che essere educatori appassionati non sia sufficiente. Iniziative occasionali di insegnanti isolati, spesso formati al di fuori dei programmi ufficiali dell'istituzione scolastica, non possono rispondere adeguatamente ai bisogni formativi di intere generazioni di studenti. Diventa quindi urgente integrare nel dialogo un'altra dimensione, quella tra insegnanti e istituzione scolastica.
Secondo il rapporto della Oxford University Press (OUP), i governi dovrebbero sostenere le scuole affinché possano sfruttare appieno il potenziale dell'intelligenza artificiale e formare gli insegnanti (il 49% si ritiene impreparato). Questo supporto è fondamentale per evitare che gli studenti siano privati delle competenze necessarie in un mondo in cui l'intelligenza artificiale è ormai onnipresente.
È passato un anno dalla svolta dell'IA generativa e dalla fase di sperimentazione si è passati a quella dell'immaginazione strategica. Non dobbiamo più chiederci "se", ma piuttosto "come".
Per ulteriori richieste di informazioni sull'intelligenza artificiale e per collaborare con Neodata Group, l'organizzazione che si occupa di questa rubrica, contattatela all'indirizzo info@neodatagroup.ai
Claudia De Criscenzo
Claudia de Crescenzo è docente di lettere presso il Liceo "Calamandrei" di Napoli, nonché docente presso la Scuola di Noi e formatrice per la Fondazione Mondo Digitale. La sua vasta esperienza nel campo dell'istruzione la rende una voce autorevole nell'integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nel panorama educativo.
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