I settori della vendita al dettaglio e dell'e-commerce si stanno evolvendo rapidamente, con l'intelligenza artificiale (AI) in prima linea in questa trasformazione, rimodellandoli per renderli più efficienti, competitivi e personalizzati.
I nuovi strumenti abbondano, dalla gestione dell'inventario - dove l'intelligenza artificiale prevede la domanda prima che i prodotti vengano richiesti, ottimizzando la gestione del magazzino e della logistica - ai negozi senza cassiere e alle esperienze di acquisto senza cassiere.
Diversi strumenti supportano esperienze migliorate per i clienti I prodotti più diffusi sono i chatbot (compresi quelli ad attivazione vocale) che assistono i clienti durante gli acquisti, la realtà aumentata per la prova virtuale di accessori, abbigliamento, trucchi, automobili e altro ancora. Inoltre, la ricerca visiva consente agli utenti di caricare foto di prodotti per avviare una ricerca, i camerini digitali suggeriscono combinazioni di abbigliamento e i robot guidano i clienti verso i prodotti desiderati.
Unificare le esperienze di acquisto digitali e in negozio: Intervista a Barbara Labate sulla personalizzazione guidata dall'intelligenza artificiale e il futuro del retail
Un aspetto distinto riguarda l'utilizzo di AI per analizzare la psicologia e le emozioni di ogni cliente per incrementare gli acquisti. Gli algoritmi elaborano le risposte emotive e il comportamento dei clienti durante le precedenti esperienze di acquisto per identificare le offerte ottimali per ogni visitatore, sia nel regno digitale che in negozio, utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale per identificare il comportamento, le emozioni, l'età, il sesso e altre qualità fisiche (tenendo conto dei problemi di privacy).
Pertanto, le esperienze digitali e fisiche - online e in negozio - devono essere viste come parti integranti di un'esperienza unificata.
Oggi parliamo di queste tendenze con Barbara Labate, attuale CEO di ReStore-una piattaforma di e-commerce Saas completamente personalizzabile che consente ai rivenditori di generi alimentari di vendere online utilizzando i loro POS come hub digitali per i servizi di ritiro o consegna. Barbara, un'imprenditrice seriale con diverse storie di successo nel mondo della vendita al dettaglio e del marketing, fa luce su come viene sfruttato il potenziale dell'IA e sulle sfide da superare per una più ampia adozione.
Barbara, partiamo dal punto focale delle strategie di vendita al dettaglio e di e-commerce: il cliente. In che modo l'intelligenza artificiale può migliorare l'esperienza del cliente?
Certamente, un'esperienza di navigazione personalizzata in base alle abitudini del cliente, come i prodotti acquistati, la frequenza di acquisto e la disponibilità a provare nuovi prodotti, potrebbe dare ottimi risultati in termini di valore dello scontrino e di insight! Stiamo lavorando per rendere lo shopping un po' più intelligente e personalizzabile, evitando di mostrare cibo per gatti a chi ha un cane!
Abbiamo deliberatamente combinato e-commerce e retail, sottolineando l'importanza del "phygital" e di come i negozi fisici possano essere integrati con il digitale e l'AI. Quali tendenze, opportunità e sfide vede?
Attualmente vedo un'opportunità mancata, poco dialogo tra fisico e digitale e soprattutto l'idea che i consumatori si comportino in modo identico nei due diversi universi, cosa che non è né possibile né probabile. In realtà, credo che il concetto di multicanalità sia fondamentale nell'attuale panorama commerciale. La sinergia tra esperienze domestiche e immersione digitale nel mondo fisico può creare un mix potente e coinvolgente.
Un altro aspetto cruciale per chi svolge la vostra professione è la gestione dell'inventario e della supply chain. In che modo l'IA può aiutare e a che punto siamo oggi?
Diversi operatori in Italia offrono già la gestione dell'inventario attraverso il machine learning e l'AI. Credo che si debba trovare un modello per scalare questi prodotti su reti distribuite in migliaia di punti vendita, spesso gestiti da singoli imprenditori con conoscenze tecniche limitate. In questa rivoluzione del settore, è fondamentale permettere agli attuali manager e supervisori di immaginare un lavoro sempre più automatizzato e accelerato.
Come prevede che l'IA influenzerà il settore della vendita al dettaglio nel prossimo futuro? Quali difficoltà potrebbero sorgere?
Penso che un rischio potenziale sia l'eccessiva frammentazione delle offerte, che crea milioni di micro cluster di utenti, portando inevitabilmente a una perdita della visione d'insieme. Quindi, se da un lato la personalizzazione è ottima, dall'altro è necessaria una certa cautela per evitare un'eccessiva segmentazione dell'offerta, della comunicazione e quindi della misurabilità degli stessi strumenti digitali!
Strategie multicanale, logistica, comunicazione, competenze: questi sono gli altri aspetti da considerare e integrare con attenzione per chi vuole davvero incorporare l'Intelligenza Artificiale nei processi e nelle reti di negozi della propria azienda.
Riunire dati, strategia e intelligenza artificiale (AI) è l'approccio corretto per una visione completa e accurata del cliente e di come l'azienda e la rete dovrebbero essere modellate.
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Barbara Labate
Barbara Labate è un'imprenditrice di successo, che nel 2004 ha fondato la sua prima startup e ha raggiunto un grande successo con RisparmioSuper. Attualmente è fondatrice e CEO di ReStore, un portale di e-commerce leader in Italia.
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