Davide sembra aver battuto Golia, scuotendo l’industria dell’intelligenza artificiale. Ma l’ingresso di un nuovo competitor rappresenta davvero un rischio per il settore potrebbe invece accelerarne l’innovazione?
In un contesto carico di notizie e speculazioni è essenziale affrontare il tema con cautela, evitando conclusioni affrettate. Una cosa è certa: entrambe le nazioni USA e Cina vedono nella tecnologia AI il futuro della crescita economica.
Le prestazioni dei migliori modelli ad un decimo dei costi
Deep seek è entrata nel mercato facendo subito parlare di sé, tanto che al momento per le troppe richieste e per il rischio di cyber attacchinon è più possibile creare nuovi account per provare il loro modello AI di punta, R1.
Ma cosa ha di straordinario questo modello?
- Capacità di reasoning pari a quelle di ChatGPT o1 di Open AI
- É un modello open source che è stato ottimizzato anche grazie ai contributi della community
- Ha raggiunto queste prestazioni con solo 6 mln di euro di budget
- Ha un costo molto inferiore rispetto ai competitor
Tutto ciò è ancora più notevole se si considerano i vincoli che gli USA hanno imposto alle aziende cinesi sulle importazioni dei più all'avanguardia chip statunitensi. Le sanzioni invece di limitare lo sviluppo sembrano aver spinto startup come DeepSeek ad innovare in modi che diano priorità all'efficienza, alla messa in comune delle risorse e alla collaborazione, compensando le mancanze nella potenza di calcolo.
DeepSeek ha anche rilasciato sei versioni più piccole di R1che sono abbastanza piccole da funzionare in locale su un laptop di media potenza. Questi modelli possono aprire la strada ad una un’AI più efficiente, meno energivora, sostenibile e a basso costo.
Nonostante l'entusiasmo suscitato da R1, DeepSeek rimane ancora poco conosciuta e qualsiasi previsione sul suo futuro sarebbe puramente speculativa.
Con sede a Hangzhou, in Cina, l’azienda è stata fondata nel luglio 2023 da Liang Wenfeng, ex studente della Zhejiang University con un background in ingegneria informatica ed elettronica. DeepSeek è nata all’interno di High-Flyer, un hedge fund fondato dallo stesso Liang nel 2015 e sembra essere emersa inizialmente come un progetto secondario del fondo.
Nonostante il suo profilo da startup indipendente, l’influenza del governo cinese appare evidente. Un chiaro indizio è rappresentato dalle autocensure del sistema su temi politicamente sensibili per il Paese, segnalando un controllo statale non troppo velato sulla piattaforma.
L’impatto sul settore
Le big tech americane, grazie anche ai dazi imposti alla Cina, hanno a lungo goduto di una posizione di forza, investendo senza limiti in modelli di AI sempre più avanzati senza temere la concorrenza.
Tuttavia, le nuove minacce stanno scuotendo il mercato e mettendo in discussione il loro dominio. Sull’onda del successo di DeepSeek, anche Alibaba, altro gigante cinese, ha lanciato il proprio modello AI. Se questi nuovi attori si dimostreranno competitor all’altezza, le big tech dovranno reagire rapidamente, intensificando la corsa tecnologica.
Questo scenario potrebbe avere effetti positivi non solo sul mercato, ma anche sul progresso tecnologico, sulla ricerca e sul lavoro degli sviluppatori. Tuttavia, restano aperte questioni cruciali come l’utilizzo dei dati e la tutela della privacy, che diventeranno sempre più centrali man mano che le performance dei modelli continueranno a crescere.
Il caso DeepSeek ha messo in discussione l'approccio dominante delle big tech, secondo cui modelli più grandi equivalgono a migliori performance. Questa prospettiva apre nuovi scenari, dimostrando che i modelli open source non solo possono competere con quelli proprietari ma addirittura superarli in alcuni contesti. Le recenti innovazioni tecnologiche rafforzano sempre più l’idea dell’AI come un vero e proprio strumento abilitante, un elemento di base per applicazioni più avanzate. In questo scenario, il focus si sposta dai modelli in sé alle soluzioni applicative che sfruttano l’intelligenza artificiale per risolvere problemi complessi, accelerando lo sviluppo di prodotti commerciali sempre più efficienti e accessibili.
“L'emergere di questi nuovi modelli di IA rappresenta un'importante svolta tecnologica, in quanto dimostra che è possibile ottenere prestazioni elevate con un numero significativamente inferiore di risorse. Questo apre la strada a sistemi di IA più efficienti e sostenibili, a beneficio dell'intero settore”. Le parole di Giovanni Giuffrida CEO di Neodata Group.
Ciò che è davvero rilevante è che questo diventerà il nuovo benchmark di riferimento. Anche i modelli AI occidentali dovranno adeguarsi a questi progressi, garantendo modelli sempre più performanti con minori risorse. La competizione globale sta accelerando l’innovazione e spingendo verso un’intelligenza artificiale più accessibile, efficiente, sostenibile e questa è una buona notizia."
Concerns Over Data Privacy and Regulation
Restano forti comunque i dubbi su fattori come l’utilizzo dei dati e i training set del modello per questo la cautela è importante, da capire come si muoverà l’unione europea che sappiamo avere dei molto stringenti riguardo l’utilizzo dei dati.
In Italia, come accadde già in passato con Chat GPT, il garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni alla società cinese ed al momento la versione app di deep seek non è più presente negli store google e ed apple .
Il garante, considerato il potenziale rischio per i dati di milioni di persone in Italia, sta indagando su i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica del trattamento, e se siano conservati su server collocati in Cina, oltre ad indagare sul tipo di informazioni che vengono utilizzate per addestrare il sistema.
Neodata AI Team
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