Indice
- AI in azienda: i leader ne sottovalutano l’adozione reale
- L’AI corre veloce
- L’AI è ancora un investimento
- Serve una trasformazione reale
- Guida il cambiamento
Quasi tutte le aziende stanno investendo nell’intelligenza artificiale, e e nei prossimi tre anni il 92% prevede di aumentare ulteriormente gli investimenti. Tuttavia, solo l’1% ritiene di aver raggiunto una piena maturità nell’adozione dell’AI. Perché questo divario?
Sebbene il potenziale dell’AI sia enorme, i ritorni a breve termine rimangono incerti. Il nuovo report di McKinsey, “Superagency in the Workplace” analizza come le aziende possano sfruttare l’AI per amplificare l’human agency—ovvero la capacità di agire in modo proattivo e trasformativo nel proprio contesto di lavoro—e sbloccare nuovi livelli di creatività e produttività.
AI in azienda: i leader ne sottovalutano l’adozione reale
“La nostra ricerca rileva che il più grande ostacolo alla scalabilità non è rappresentato dai dipendenti, che sono pronti, ma i leader, che non sono abbastanza veloci nel guidare le aziende”
Secondo il report di McKinsey , quasi tutti i dipendenti 94% e i leader C-suite 99% dichiarano di conoscere gli strumenti di AI. Tuttavia, i dirigenti tendono a sottostimare l’uso effettivo della gen AI da parte del proprio team.
I leader stimano che solo il 4% dei dipendenti utilizzi l’AI generativa per almeno il 30% del proprio lavoro quotidiano, mentre la realtà è ben diversa: la percentuale è tre volte superiore. Inoltre, solo il 20% dei dirigenti crede che l’AI coprirà oltre il 30% delle attività lavorative entro un anno, tra i dipendenti questa convinzione sale al 47%.
La buona notizia è che l’indagine di McKinsey suggerisce tre modi in cui le aziende possono accelerare l'adozione e passare ad una implementazione più matura.

L’AI corre veloce
L’intelligenza artificiale sta evolvendo a una velocità senza precedentiChatGPT, lanciato appena due anni fa, conta oggi oltre 300 milioni di utenti settimanali, e più del 90% delle aziende Fortune 500 utilizza già la tecnologia di OpenAI. Per dare un’idea del ritmo straordinario di adozione, basti pensare che Internet ha impiegato quasi un decennio per raggiungere una diffusione simile.
Non sorprende, quindi, che la maggior parte dei dipendenti si dichiari ottimista sulle potenzialità dell’AI. Ma l’ottimismo da solo non basta. Il 47% dei dirigenti C-level ritiene che la propria organizzazione stia implementando l’AI generativa troppo lentamente, con il divario di competenze come principale ostacolo.
Siamo a un punto di svolta. Se l’euforia iniziale attorno all’AI sta lasciando spazio a una fase più pragmatica, la tecnologia continua a evolversi con una rapidità impressionante. I leader più lungimiranti stanno già tracciando la strada: il 25% ha definito una roadmap per l’AI generativa, mentre oltre il 50% sta affinando la propria strategia. Ma in un contesto in cui il cambiamento è costante, i piani devono essere flessibili e adattabili.
La vera sfida? Fare scelte chiare e strategiche sulle opportunità da perseguire. Il successo non dipenderà solo dalla tecnologia, ma dalla capacità dei leader di creare un ecosistema collaborativo tra team, colleghi e partner per trasformare il potenziale dell’AI in un vantaggio concreto e misurabile.
L’AI è ancora un investimento
Molte aziende hanno adottato l’AI, ma i ritorni attesi tardano ad arrivare. Il 50% dei C-level afferma che i propri progetti AI sono ancora in fase di sviluppo o espansione, nonostante oltre due terzi abbiano avviato i primi casi d’uso più di un anno fa. Il problema? Strategie deboli e ambizioni poco audaci.
L’AI ha un enorme potenziale economico, soprattutto in vendite, marketing, customer service, R&D, ma proprio qui l’entusiasmo dei dipendenti è tiepido. Timori occupazionali? Esperienze poco convincenti? Qualunque sia la causa, diventa importante investire nel coinvolgimento delle persone tanto quanto nella tecnologia.
Nonostante le sfide, l’87% degli executive prevede una crescita del fatturato grazie all’AI nei prossimi tre anni. Per capitalizzare questa opportunità, non basta seguire il trend: serve una visione trasformativa e un focus su applicazioni pratiche in grado di creare un vantaggio competitivo duraturo.
Serve una trasformazione reale
L’intelligenza artificiale rappresenta una leva di crescita senza precedenti: quasi il 90% dei leader aziendali prevede un aumento dei ricavi grazie all’AI nei prossimi tre anni. Tuttavia, la trasformazione necessaria per cogliere questa opportunità è complessa e spesso fallisce:il 70% delle iniziative di cambiamento aziendale non raggiunge i risultati attesi.
Per far parte della minoranza che ha successo, i dirigenti devono riconoscere il proprio ruolo chiave e non attribuire le difficoltà solo alla preparazione dei dipendenti.
Secondo il report i principali ostacoli che lo organizzazioni affrontano nell’integrazione dell’AI sono:
- Allineamento della leadership – Definire una strategia comune tra i C-level è essenziale, ma complesso. Serve un impegno continuo e una governance chiara per massimizzare il valore e mitigare i rischi.
- Incertezza sui costi – Le aziende devono decidere se acquistare soluzioni AI standard o svilupparle su misura, con impatti significativi su costi e differenziazione competitiva.Il vero nodo è stimare il costo complessivo della scalabilità.
- Pianificazione della forza lavoro – Le competenze richieste stanno cambiando rapidamente. Le aziende devono attrarre talenti AI, formare il personale esistente, e bilanciare l’impatto dell’AI sulla domanda di competenze tradizionali.
Quali sono, però, gli elementi chiave per costruire una strategia di successo? Ecco il framework proposto da McKinsey:

Sebbene questi sei elementi siano universalmente validi, l’AI introduce alcune sfide specifiche che i leader devono affrontare:
- Adattabilità– L’AI evolve rapidamente e le aziende devono adottare velocemente le migliori pratiche per restare competitive. Ciò include nuove tecnologie , modelli di business o e strategie di gestione dei talenti.
- Governance - Gestire dati e modelli richiede un equilibrio tra autonomia e controllo. I leader devono supervisionare direttamente le questioni più critiche , come sicurezza ed equità dell’AI.
- Flessibilità di budget– Con l’evoluzione continua dei modelli AI, i leader devono mantenere budget agili per ottimizzare costi e prestazioni per ottenere il massimo valore , combinando modelli linguistici di grandi e piccole dimensioni (LLM e SLM) e agenti AI.
- AI Benchmarking– Standardizzare criteri di valutazione permette di confrontare e migliorare le performance dei modelli AI. Se i leader C-level adottano metriche pubbliche ed etiche , la trasparenza aumenterà, incentivando una maggiore adozione dell’AI, anche tra i più scettici.
- Gap di competenze AI – Il 46% dei leader vede la carenza di competenze come un ostacolo all’adozione dell’AI. Le aziende devono attrarre talenti, come ingegneri e data scientist , offrendo un ambiente stimolante con accesso a strumenti avanzati, tempo per sperimentare e opportunità nella comunità open-sourceFormare il personale esistente è altrettanto cruciale, con corsi specializzati su prompt engineering o sviluppo di librerie AI..
- Centralità umana – Per garantire equità e trasparenza è fondamentale coinvolgere diverse prospettive fin dalle prime fasi di sviluppo dell’AI. Attualmente meno della metà dei leader C-level (48%) coinvolge dipendenti non tecnici nell’ideazione degli strumenti AI.
Guida il cambiamento
Questo è il momento per i leader di impegnarsi concretamente sull’AI,investendo sia in strategie ambiziose sia nella crescita delle persone attraverso formazione e sviluppo human-centred.
Quando leader e dipendenti collaborano per ripensare il business dalle fondamenta, l’AI mette di essere solo un supporto alla produttività e diventa una leva trasformativa , capace di amplificare il potenziale umano.
Per affrontare questa nuova era, servono risposte chiare a domande cruciali:
- Quali sono le priorità strategiche da definire per guidare l’azienda nell’era AI?
- Come preparare il team al cambiamento in atto?
Neodata può supportarti in tutto il percorso: dalla formazione del personale alla definizione di una strategia AI su misura, fino al lancio e alla scalabilità dei tuoi progetti.
Non aspettare: trasforma l’AI in un vantaggio competitivo reale.

Neodata AI Team
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